22 novembre 2007

Matiz: il prezzo "è solo indicativo"

(Il Salvagente)
 
di Francesco Martini
 
Una scritta microscopica, ma sincera: “Questa pubblicità non va presa troppo sul serio”.
Se le note a piè di pagina delle pubblicità fossero così chiare i clienti risparmierebbero tempo e soldi.
Le minuscole scritte che si trovano in fondo alle inserzioni, infatti, correggono il tiro dei messaggi promozionali oppure li smentiscono in pieno con tortuose e improbabili precisazioni. A volte il risultato è grottesco, al limite della presa in giro. Basta dare un’occhiata alla pubblicità di un’automobile, la Chevrolet Matiz, comparsa in questi giorni su settimanali e quotidiani. “Prezzi così piccoli non si vedono facilmente” dice l’annuncio, giocando sul fatto che il prezzo della Matiz, pubblicato accanto alla foto, è scritto in caratteri minuti. La cifra, comunque, si legge molto bene: “6.950 euro”. Pochissimo per un’automobile. Non a caso ha fama di essere l’auto più economica sul mercato. Però i rivenditori, di cedere le Matiz a quella cifra, proprio non ne vogliono sapere.

15 novembre 2007

Un pozzo senza fondo negli aeroporti

(Il Salvagente)
 
di Francesco Martini
 
Fra torri di controllo, hangar, piste d’atterraggio e zone d’imbarco, c’è un pozzo senza fondo. Chi parte da Linate, Malpensa, Fiumicino o Ciampino per le prossime vacanze di Natale, avrà modo di verificarlo: in ogni aeroporto c’è un baratro dove sparisce un fiume di denaro. Una bella fetta del prezzo dei biglietti aerei, infatti, serve ad alimentare i cosiddetti “oneri aeroportuali”. Ma a cosa dovrebbero servire, e come vengano calcolati questi “oneri”? Per ora, non si sa.

1 novembre 2007

Fisco, bloccati pagamenti delle amministrazioni: "prima paga, poi ti difendi"

(Il Salvagente)

di Francesco Martini

Prima paga, poi ti difendi. E’ uno strano principio quello introdotto dal ministero dell’Economia nei confronti delle aziende che hanno un contenzioso con il Fisco. In attesa di accertamenti o della sentenza di un giudice, lo Stato blocca il denaro. Così i debiti con l’erario, anche presunti, si pagano subito. Se poi c’è un errore, e se per questo le aziende falliscono, si vedrà.