(Il Salvagente)
di Francesco Martini
L’oracolo ha parlato: “Nei prossimi mesi – ha detto la Banca centrale europea - non sappiamo che succederà”. Come predizione è un po’ incerta. Se non lo sanno loro, figuriamoci quei 3,2 milioni di italiani che hanno sottoscritto un mutuo e chiedono un segno dalla Bce, con lo stato d’animo di chi aspetta la manna, oppure un terremoto.
I tassi d’interesse dovranno salire ancora? Da questo dipende la vita quotidiana di tante famiglie con un mutuo a tasso variabile. Per loro, negli ultimi quattro anni, gli interessi sono schizzati alle stelle e il peso di ogni rata, in molti casi, è addirittura raddoppiato. Ecco perché le parole di Klaus Liebscher, del consiglio direttivo della Banca europea, cadono dal cielo come fulmini. Ha detto: “I tassi sono a un buon livello, per il momento. Non abbiamo ancora esaurito il nostro margine di manovra. E’ meglio agire per prevenire incontrollati aumenti dell’inflazione, piuttosto che curarla dopo. Siamo pronti ad adottare le misure necessarie per raggiungere l’obbiettivo”. Traduzione: per frenare l’inflazione la Bce pensa di alzare ancora i tassi, non subito, ma fra qualche mese.