28 settembre 2006

I nuovi taxi? Nessuno li ha visti


(Il Salvagente)
 
di Francesco Martini
“Se sono indispensabili nuove licenze di taxi, il comune di Roma provveda in modo coerente e immediato a rilasciarle”. Non lo chiede un economista liberista o un’associazione dei consumatori: sono parole di Enrico Caruso, segretario aggiunto della Cisl. Segno che l’estenuante braccio di ferro fra Comune e tassisti ormai ha stancato perfino il sindacato.
Roma è la cartina tornasole del decreto Bersani: se le nuove regole serviranno a qualcosa, i primi a giudicare saranno i cittadini della Capitale dove i rappresentanti dei tassisti, scesi da tutta Italia per protestare contro il decreto, hanno firmato l’accordo con il governo, con la mediazione del primo cittadino, Walter Veltroni. Ma il tempo passa e di cambiamenti non se ne vedono.

21 settembre 2006

Le banche dati segrete di Tim e Vodafone

(Il Salvagente)


di Francesco Martini

Siete sposati? Convivete? E con chi? Avete finito di pagare il mutuo? C’è una persona che chiamate spesso? E' una donna o un uomo? Viaggiate molto? E dove andate? E a soldi, come siete messi?
Telecom, Tim, Vodafone Wind e H3g vogliono sapere i fatti vostri e per scoprirli raccolgono il maggior numero di informazioni possibile, anche senza consenso. I dati servono alla magistratura e alle forze di polizia, ma non solo: in parte, sono gestiti anche dagli uffici marketing e perfino dai call-center. Ma i clienti, se sapessero come vengono utilizzate le informazioni che li riguardano, probabilmente non apprezzerebbero.

14 settembre 2006

Banche dati illegali: chi intercetta Pinco Pallino

(Il Salvagente)

di Francesco Martini

“Dov’eri la notte del due settembre?”. Gli scrittori di romanzi gialli dovranno aggiornare le scene degli interrogatori, perché la notte del due settembre, dov’eri, ormai lo sanno tutti. Per avere il telefono sotto controllo non è necessario possedere una squadra di serie A, minacciare gli arbitri e vantarsi con gli amici di essere un gangster del calcio. Anche i dossier riservati non sono più destinati a colpire soltanto uomini di potere e criminali: dall’impiegato alla massaia, ognuno ha diritto a un fascicolo pieno di dettagli indiscreti, informazioni personali e annotazioni sulle abitudini, compilato con precisione maniacale.