(Il Salvagente)
di Francesco Martini
I benzinai fermeranno le pompe dal 6 all’8 giugno. I tassisti fanno di nuovo la voce grossa, sono scesi in piazza e pretendono, tanto per cambiare, un altro incontro con il governo. Gli avvocati stanno costruendo un muro di regolamenti interni, in difesa degli interessi della corporazione. Sono i giorni della controffensiva: le categorie colpite dalla legge Bersani, dopo quasi un anno, tornano a difendere le rendite di posizione. Nella speranza che il governo faccia marcia indietro sulle liberalizzazioni, oppure che tiri il freno sulle leggi che viaggiano in Parlamento.
Quello della “controriforma”, però, non è solo un esercito di privilegiati. Non tutti difendono posizioni protette. Infatti chi custodisce interessi granitici, piuttosto che spostare qualche decimale nei bilanci aziendali, ha preferito rivalersi su altre categorie, dai piccoli commercianti ai consumatori, scaricandogli addosso gli oneri delle liberalizzazioni. Risultato: i “pesci piccoli” sono scesi in piazza. Al posto degli squali.