L'AZIENDA SUBAFFITTA A PICCOLE SOCIETA' ESTERE I NUMERI COL FAMIGERATO PREFISSO 899
di Francesco Martini
(Il Salvagente)
Quando si parla di superbollette, alla
fine salta fuori sempre un nome: Eutelia Spa. L'azienda è poco
conosciuta eppure è il quarto gestore di telefonia fissa italiano,
con un fatturato di circa 540 milioni di euro. Eutelia è alle spalle
soltanto di Telecom, Wind e Albacom. Insomma, un vero e proprio
gigante, che è sempre rimasto nell'ombra, perché non ha mai avuto
bisogno di pubblicità. La maggior parte dei ricavi di Eutelia,
infatti, non deriva dalle telefonate urbane o interurbane, dal canone
o dal traffico dei cellulari: il suo core-business sarebbe
soprattutto nel mercato dei dialer, il lato oscuro della telefonia.
In questo marasma di regole infrante i
dialer "onesti" (quelli che informano chiaramente sui
costi, sfruttano i prefissi dedicati e si installano e attivano solo
con il consenso dell'utente) sono molto rari. Ecco perché "Il
Salvagente" continua a ricevere segnalazioni di superbollette.
La scorsa, settimana, mentre
preparavamo questo articolo, due dialer truffaldini si sono insinuati
anche in un computer della redazione, perciò abbiamo potuto
osservare il fenomeno molto da vicino. I "nostri" dialer si
connettono a numeri con il prefisso 899, assegnati proprio a Eutelia
dal ministero delle Comunicazioni.
Tariffazione speciale
Osservando da vicino i numeri di questo
business mercato, è difficile pensare al caso.
Eutelia infatti ha ottenuto
l'assegnazione di ben 448 linee a tariffazione speciale, che
corrispondono a un'infinità di numeri (più della metà hanno il
prefisso 899). Dove li va a pescare tutti questi numeri?
Glieli affitta Telecom, con
l'approvazione scritta del ministero delle Comunicazioni.
Eutelia, a sua volte, li subaffitta a
una miriade di minuscole aziende, che quasi sempre hanno sede
all'estero (molto "gettonata" la Romania) e sono tutte
collegate fra loro, in un gioco di rimandi che fa girare la testa.
Queste "aziende misteriose" allestiscono i siti internet
(dedicati ad argomenti di interesse generale: si va dalla pornografia
alle ricette di cucina, tutto in italiano) che contengono i dialer.
Appena qualcuno cade nella rete, tutta
la filiera - da Telecom a Eutelia fino alle aziende misteriose -
guadagna in percentuale sul traffico telefonico. Nel 2004, circa il
50 per cento dei profitti di Eutelia (che controlla una trentina di
società in Italia e in Romania) proveniva da questo mercato malato.
In un documento riservato agli azionisti l'azienda prevedeva
addirittura di "consolidare la propria posizione, attraverso
un'ulteriore crescita di ricavi, sui servizi basati sulle numerazioni
a valore aggiunto, quali 166 e 899.
Un segmento in cui Eutelia, già dal
2003, occupa un ruolo di primo piano".
Chi controlla?
Restano in sospeso alcune domande: fino
a che punto Eutelia è responsabile delle linee? È tenuta a
controllare se vengono sfruttate in maniera illecita? Già nel 2002
il Garante delle Comunicazioni aveva costretto le società Plug-It ed
EdisonTel a pagare una multa complessiva di 3 milioni e 250mila euro
per l'uso illecito dei prefissi 709 (le due aziende, subito dopo,
sono state acquisite proprio da Eutelia). Da allora, però, i magnati
dei dialer hanno continuato a guadagnare indisturbati. Li contrasta
soltanto la polizia delle telecomunicazioni, che continua a dare la
caccia ai numeri fraudolenti, ma ha soltanto il potere di
disattivarli (per la disattivazione occorre un iter burocratico di
tre mesi: viceversa, l'attivazione richiede un mese soltanto).
"Rispetto agli anni passati, siamo
riusciti ad arginare il fenomeno” dice Maurizio Masciopinto,
direttore della divisione organizzativa della polizia postale, che
vigila sulle truffe informatiche. "Il giro di affari dietro ai
dialer – continua - è davvero enorme. E i responsabili sono sempre
gli stessi. Il problema è che le piccole aziende che effettuano le
truffe hanno quasi sempre sede all'estero, perciò non possiamo
intervenire". Le stesse piccole aziende sono costantemente alla
ricerca di personale italiano che sia capace di allestire un sito
nella nostra lingua. Per questo pubblicano molti annunci di lavoro su
Internet.
La prova del nove
Per capirne di più abbiamo risposto a
uno dei tanti, quello della società Carpe diem-Lincassa. La nostra
chiamata è stata raccolta da una centralinista rumena, molto
gentile, che ha risposto di buon grado, in ottimo italiano, a tutte
le nostre domande. Ci ha spiegato che l'azienda è di proprietà di
due italiani e ci ha proposto di allestire un sito pornografico. "Il
dialer te lo diamo noi: abbiamo anche di quelli invisibili. Tu ci
guadagni 4,50 euro a connessione". E il numero di telefono chi
lo mette a disposizione? "Eutelia" ha risposto la nostra
interlocutrice.
LA SOCIETA' SI DIFENDE
"Ma ora quei numeri li stiamo abbandonando"
Eutelia, il colosso della telefonia
nato e cresciuto con i ricavi dei prefissi a valore aggiunto (709,
899,144 ecc.), ha accettato di raccontarsi al Salvagente.
Il quarto gestore di telefonia italiano
in ordine di fatturato, infatti, è sempre rimasto un po' nell'ombra:
il nome è legato alle multe del Garante delle comunicazioni, oppure
si incontra nelle bollette Telecom, soprattutto se c'è da pagare
parecchio. "Abbiamo deciso di cambiare settore. Vogliamo
spostarci verso attività più tradizionali. Ce lo chiedono gli
azionisti e lo dobbiamo ai nostri 700 dipendenti", commenta
senza giri di parole Antonio Marano, consigliere d'amministrazione.
Marano, i numeri a tariffazione
speciale, e quindi i dialer, incidono molto sul fatturato Eutelia?
Non più. Sul fatturato, ormai da un
anno, i dialer incidono per il 20 per cento. Prima erano l'attività
principale dell'azienda. Ora ci stiamo spostando sulle tessere
prepagate e fra gli obiettivi futuri c'è quello di servire i clienti
residenziali.
State abbandonando i numeri a
pagamento?
Sì. Anche perché temiamo una nuova
multa da parte del Garante delle comunicazioni. Ormai abbiamo
un'immagine da difendere. Infatti, per la prima v abbiamo cominciato
a diffondere delle telepromozioni, sulla Rai e su Mediaset.
Eutelia presta le linee a
tariffazione speciale a piccole aziende con sede all'estero, che
spesso le usano per scopi fraudolenti...
È così. Il problema è che in giro ci
sono molti furbi che in questo modo danneggiano l'immagine nostra
azienda. In consiglio di amministrazione questo argomento viene
sollevato spesso.
Eutelia non è responsabile dell'uso
dei numeri?
No. Non siamo tenuti a controllare.
Il Garante, però, nel caso dei
prefissi 709, ha ritenuto gli operatori responsabili. Non temete
un'altra multa dopo quelle che già pagate da Plug-it ed Edisontel?
Sì. Perciò stiamo cambiando settore.
Fra l'altro i numeri a tariffazione speciale non sono più molto
remunerativi. Perché i dialer, ora che cominciano a diffondersi le
connessioni Adsl, non funzionano più.